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Storia del bitcoin

L’avventura del Bitcoin (BTC) rappresenta un affascinante viaggio nel mondo digitale e finanziario. Nato nell’ombra nel 2009 come esperimento di valuta digitale decentralizzata, ha rapidamente conquistato l’attenzione globale. In questo breve articolo, esploreremo le tappe fondamentali che hanno plasmato il suo percorso.

Nel 1983, David Chaum, crittografo americano, presentò un concetto rivoluzionario: la moneta elettronica anonima, chiamata eCash. Tuttavia, fu solo nel 1989 che la sua visione prese forma attraverso la società da lui fondata, Digicash. Nonostante il lancio iniziale presso una singola banca, il progetto non ha ottenuto il successo sperato nel coinvolgere un numero sufficiente di utenti. Infine, la sua banca viene acquistata da un importante emittente di carte di credito, fino alla chiusura nel 1998. La svolta arriva solo nel 2009 con la creazione del BTC da un programmatore informatico – o da un gruppo di programmatori – con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. L’identità reale ancora tutt’ora non è verificata.

Nel 2013 Forbes l’ha definito il miglior investimento dell’anno.
Nel 2014, Bloomberg ha ribattuto proclamandolo il peggior investimento dell’anno.
Nell’ottobre 2021, la Securities and Exchange Commission ha approvato ProShares Bitcoin Strategy (ticker: BITO), il primo fondo negoziato in borsa statunitense sui futures del Bitcoin.
Nel novembre 2022 FTX, la principale borsa di criptovalute per volume di scambi, dichiara bancarotta.
Nel gennaio 2024, la Securities and Exchange Commission ha approvato i primi 11 ETF spot su Bitcoin, semplificando l’accesso degli investitori ai mercati delle criptovalute.

I dettagli sono delineati in un whitepaper del 2008, in cui il creatore (o i creatori) ha introdotto il sistema blockchain, fondamentale per il mercato delle criptovalute. Nello specifico, un blockchain è un registro digitale delle transazioni che viene replicato e distribuito su una rete di sistemi informatici per proteggere le informazioni.

I concetti fondamentali

Qui di seguito, esploriamo i principi chiave che stanno alla base del funzionamento del Bitcoin e che ne hanno decretato il successo senza precedenti:

  • block: un gruppo di transazioni Bitcoin raccolte in un determinato periodo. Le transazioni sono verificate dai “miners“, che ricevono una ricompensa finanziaria per la loro attività, generando nuovi BTC;
  • unità di Bitcoin: ognuno è divisibile con otto cifre decimali. Un millibitcoin (mBTC) è 1/1.000 di un Bitcoin;
  • transazione: una direttiva informatica che funziona così: “l’ordinante X invia Y Bitcoin al destinatario Z”;
  • blockchain: funziona come una catena di blocchi che registra ogni transazione in modo continuo e senza interruzioni. Questa catena è pubblica e trasparente. Ogni nuovo blocco di transazioni è collegato al blocco precedente, formando così una catena ininterrotta di informazioni. Da qui che deriva il termine “blockchain”;
  • estrazione mineraria: individui o gruppi indipendenti completano calcoli complessi e costosi al computer per creare un blocco;
  • hash del blocco: le attività di estrazione incorporano un servizio di registrazione che mantiene la blockchain coerente e inalterabile;
  • indirizzo della blockchain: una sequenza di 25-34 caratteri alfanumerici, che serve a sapere dove inviare le monete. Sono considerati anonimi perché l’indirizzo protegge le informazioni di identificazione personale;
  • portafoglio: una raccolta digitale, nota anche come wallet, per la transazione delle monete;
  • chiavi: sono alfanumeriche e sono le credenziali private memorizzate nel portafoglio. Possono essere pubbliche cioè sblocca facilmente le transazioni, ma non può essere usata per invertirle, oppure private che è il codice di accesso che le parti della transazione usano in modo che la transazione sia unica per loro;
  • cold storage: dove le chiavi private vengono conservate offline per evitare di perderle o di esporle a una violazione della sicurezza.

N.B. Se si perde la propria chiave, il Bitcoin nel portafoglio diventa essenzialmente privo di valore, in quanto irriconoscibile e inaccessibile a chiunque. Secondo Chainalysis, una società di analisi blockchain, circa il 20% ha perso BTC smarrendo la chiave privata.

Inoltre, se la chiave privata viene scoperta, i Bitcoin possono essere rubati. Nel 2022, gli investitori hanno perso la cifra record di 3,8 miliardi di dollari a causa degli hacker.

L’adozione del Bitcoin e le controversie

I sostenitori notano che col tempo sempre più istituzioni, paesi e piattaforme accettano la moneta digitale. Alcuni continuano a sperare che il Bitcoin diventi una valuta di riserva globale. Gli Stati Uniti, ad esempio. hanno mosso i primi passi per esplorare la fattibilità della criptovaluta a livello federale. Nel marzo 2022, il presidente Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo per esaminare la regolamentazione e supervisione degli asset digitali, oltre a prendere in considerazione la creazione di una banca centrale statunitense di valuta digitale (CBDC), una versione digitale del dollaro. Il governo prevede che gli Stati Uniti abbiano un ruolo di leadership nell’infondere i valori statunitensi in materia di stabilità finanziaria, privacy dei dati e diritti umani nelle iniziative digitali internazionali.

Mentre alcuni paesi, in particolare la Cina, hanno vietato l’estrazione e il commercio di criptovalute, molti altri le stanno abbracciando pienamente.

Ad esempio, le criptovalute hanno finanziato entrambe le parti del conflitto tra Russia e Ucraina. Le criptovalute, infatti, per la loro natura decentralizzata, forniscono transazioni rapide sono utili per far arrivare il denaro nelle aree di conflitto sia per le esigenze umanitarie che per il sostegno militare.

El Salvador ha adottato il BTC come moneta legale nel 2021. Con l’obiettivo di risolvere le profonde difficoltà economiche e prevenire i rischi derivanti da una valuta nazionale debole. All’inizio l’entusiasmo salvadoregni è stato scarso, o meglio fin quando il paese non ha imposto corsi di alfabetizzazione sulle criptovalute nelle scuole pubbliche a partire dal 2024. Difatti, ora iniziano a vedersi i primi frutti.

L’Iran ha scoperto che il Bitcoin è un metodo efficace per aggirare le sanzioni finanziarie statunitensi sul paese. Difatti, visto che ha abbondanti risorse naturali, è passata facilmente alla produzione di energia idroelettrica per il mining di Bitcoin quando gli Stati Uniti hanno deciso di bloccare le sue attività petrolifere e del gas. Il governo richiede che i miners paghino una tariffa più alta per l’utilizzo dell’energia e vendano tutti i Bitcoin estratti alla banca centrale del Paese. A causa di questi requisiti, le attività illegali di cripto-mining sono proliferate, creando notevoli interruzioni di corrente nel paese durante i periodi di picco. L’Iran ha dovuto sospendere l’estrazione di criptovalute per quattro mesi, limitando le attività consentite.

L’Università di Cambridge ha pubblicato il Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index (CBECI), che fornisce stime sulle emissioni di gas serra legate al Bitcoin. Rivelando che il mining di criptovalute è responsabile dello 0,1% delle emissioni globali di gas serra.

La traiettoria del prezzo del BTC

L’offerta di Bitcoin è limitata da Nakamoto fino ad un tetto massimo di 21 milione di monete. Ad oggi, esistono 19.656.335 BTC e ne restano solo 1,34 milioni da estrarre. La prima transazione effettiva è avvenuta il 22 maggio del 2010 noto dagli appassionati come il “Bitcoin Pizza Day“.

Il Bitcoin vive di volatilità, tanto che, molti individui hanno creato e poi perso ingenti fortune in Bitcoin, facendo sì che otto premi Nobel per le scienze economiche lo considerassero una bolla, proprio come la più volte citata mania olandese dei tulipani nel 1600. I sostenitori del Bitcoin sottolineano che, sebbene sia crollato più volte, ogni volta è tornato al suo picco precedente, mentre altre bolle non hanno recuperato il loro valore.

Inoltre, l’economia incerta ha influenzato notevolmente il prezzo del Bitcoin. Nel 2022, dopo l’ultimo fervore speculativo il mercato ha subito significativi ribassi, portando un aumento dei tassi di interesse per combattere l’inflazione. La Federal Reserve ha portato i tassi di interesse al 5,25%-5,5%, il livello più alto degli ultimi 22 anni. Questo ha generato una diminuzione della propensione al rischio degli investitori e ha causato problemi di liquidità sui mercati.

Il crollo di FTX, dunque, ha aggravato la situazione, con gli investitori che hanno ritirato fondi e congelato liquidità all’interno dell’exchange. Ciò ha fatto diminuire il BTC di oltre il 70%, passando dal massimo storico di 68.789 dollari nel novembre 2021 ai minimi di 16.000 dollari nel dicembre 2022. Alla fine del 2023, il Bitcoin ha finalmente superato le barriere di resistenza per raggiungere la fascia di 30.000-35.000 dollari. Sebbene i tassi di interesse non siano ancora tornati ai minimi storici, il mercato ha reagito positivamente all’aspettativa di non ulteriori aumenti.

Nel gennaio 2024, la Securities and Exchange Commission ha autorizzato 11 ETF Bitcoin. Ric Edelman, autore finanziario di spicco e relatore del settore, ritiene che la comunità dei consulenti finanziari darà impulso alla traiettoria di questi ETF Bitcoin spot appena approvati e potrebbe far salire il prezzo fino al triplo del valore attuale.

Il 5 marzo 2024, ha raggiunto il suo precedente massimo storico di 69.000 dollari, segnando un ritorno di oltre il 300% rispetto al “crypto winter” del 2022.

Edelman prevede che il Bitcoin raggiungerà i 150.000 dollari nei prossimi due anni. Altri sono disposti a considerare valori più alti come Thomas J. Lee, cofondatore e responsabile della ricerca di Fundstrat Global Advisor. In una recente intervista ha dichiarato di ritenere che l’aumento della domanda a fronte di forniture limitate potrebbe far raggiungere i 500.000 dollari nei prossimi cinque anni.

Il dimezzamento del Bitcoin

Il dimezzamento dei BTC, noto anche come “halving“, è un evento programmato che si verifica circa ogni quattro anni. In questo evento la ricompensa che i minatori ricevono per aggiungere un nuovo blocco alla blockchain di Bitcoin, è dimezzata. Questo meccanismo serve a ridurre l’offerta di nuovi, rallentando la loro emissione per mantenere la moneta deflazionistica e supportare il suo valore nel tempo. Gli halving continueranno fino a quando tutti i 21 milioni di Bitcoin non saranno estratti.

Sebbene molti investitori e appassionati di criptovalute potrebbero aver seguito l’evento fino a tarda notte, per la maggior parte degli investitori il quarto halving, avvenuto tra il 19 e il 20 aprile 2024 , ha avuto un impatto limitato. Tranne per i minatori che hanno sentito immediatamente gli effetti, vedendo le loro ricompense per la creazione di blocchi ridursi del 50%, influenzando direttamente la loro redditività e potenzialmente modificando il panorama del mining di criptovalute.

Megan Stals, analista di mercato per la piattaforma di trading Stake, ha osservato a Forbes Advisor che “il volume degli scambi tende ad aumentare nei 60 giorni precedenti l’halving, man mano che cresce l’interesse e i prezzi guadagnano slancio”. Questo fenomeno si è verificato anche quest’anno, con un notevole aumento del volume di scambio nel mese di marzo rispetto a febbraio, indicando che gli investitori cercavano di aumentare la loro esposizione alla criptovaluta.

Poco dopo l’halving del 20 aprile, il suo valore è diminuito, passando da oltre 70.000$ a circa 64.000$. Con la nuova ricompensa mineraria ridotta a 3.125 BTC, ogni blocco valeva all’incirca 200.000$.

Nonostante le sfide aumentate per i minatori, specialmente quelli di dimensioni minori, Stals evidenzia che i più grandi possono ancora investire in hardware aggiornato e trovare fonti energetiche efficienti per rimanere competitivi. Il successo a lungo termine dei minatori dipenderà dall’investimento in nuove tecnologie e nella ricerca di energia a costi sostenibili.

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